Archivio per Aprile 2011

un canto lontano

[audio:http://www.elvioangeletti.it/wp-content/uploads/2011/04/Schubert-Ellen-dritter-Gesang-Ave-Maria.mp3|titles=Schubert – Ellen dritter Gesang (Ave Maria)]

 

Dall’alto del colle mi incammino
ad assaporar l’aria nuova mattutina.
La torre  guarda al primo sole
mentre  controlla il mare.
Ascolto un canto sempre più vicino.
Una voce intonata, sempre più chiara
mi fermo davanti alla chiesetta, 
ascolto , entro , un teatro d’altri tempi,
ricordi di bambino , le corse con gli amici
dall’erta torre alla chiesetta.
La campana ancora lì , con la sua corda
pronta a chiamare i primi come allora.
Ricordi d’infanzia , risate a non finire,
volti di amici ormai lontani si confondono
nella mia mente.
La voce sempre più chiara e bella nel suo canto
sfiora le rose poste all’angolo dell’altare.
il sole è alto, il teatro cambia la sua scena,
uno sguardo alla campananella ,
un bacio verso la chiesetta.

Uno sguardo all’alta torre ed un ciao a ricordo
di un tempo ormai passato,
quel canto antico
come allora ho sognato……….
 

 

nel silenzio mi manchi

 

 

Mi manchi, quando
il tramonto allunga le ombre
ed alza le sue mani colorando di rosso il cielo.
Mi manchi, quando la prima stella della notte
gioca a nascondino con la luna e
quando il silenzio nella notte
canta la sua ninna nanna.
Mi manchi , quando al mio risveglio
il sogno vola trasportato
da farfalle colorate
verso l’amore lontano ed amato.
Mi manchi, quando l’oro del sole
si confonde con il colore d
el mare
lasciando al cielo il rosa del mattino.
Cerco l’allegria dei tuoi pensieri,
la tua voce come un’eco vibra.
Mi manchi guardando il mare ,
cercando in quello specchio te.
Le note della tua canzone d’amare vibrano
trasportate da una brezza
fresca e leggera,
solo io le sento,
poi tutto finisce…
nel silenzio dell’attesa.


giovani amanti


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il candor del tuo collo m’attrae,
la tua bocca sulla mia.
Due corpi in uno,
uniti nel rito dell’amore.
Un sonoro leggero ci accompagna
sulle lenzuola fresche e profumate.
L’andirivieni del corridoio non
disturba
l’amore dei giovani amanti.
Non si annebbia l’amore,
sorge il sole, in quella camera d’albergo

semplici parole


Voglio affidare a te piccola nuvola bianca queste semplici parole.
Tu spinta dal vento come pioggia allegra le trasformerai .
Cerca per me un immenso prato pieno di gente allegra,
dove i bambini giocano, dove i giovani si amano,
dove i nonni seduti sulle panche raccontano il vissuto tenendosi per mano.
Sono solo semplici parole , dove ogni fiore ha acceso il suo colore
e dopo la tua pioggia anche l’arcobaleno emana il suo profumo ,
dove le colombe alzano gli occhi al cielo a legger
parole regalate da giochi d’acqua , scritte dall’arcobaleno
aiutato da un soffio di vento leggero
per l’amore e la pace di un mondo strano.
 

all'ombra

[audio:http://www.elvioangeletti.it/wp-content/uploads/2011/08/01-Time-Theme.mp3|titles=01 – Time-Theme]
Questa poesia è dedicata alla bellissima
” favola vera ”  raccontata da  Umberto Coro nel libro
LA QUERCIA E  I BAMBINI DI TUTTI

Umberto Coro
                            ( la quercia e i bambini di tutti  )

All’ombra di questa grande quercia,
con il libro in mano
mi sono seduto,
mentre il rumore di calessi
pieni di nobiltà
alzano polvere amara.

Grida e giochi di bambini
intorno al muretto
mi danno allegria
insieme ad un cane
ed un gregge di pecore .

Quanta storia hai vissuto
grande e saggia quercia.
I tuoi rami conoscono tutti
hanno visto la guerra
e storie di povera gente.

Non hai avuto paura ,
io sono qui , ti guardo ,
ed è come se mi dicessi ,
non aprire quel libro
ma ascoltami ,
quella storia…
te la racconto io.

l'angolo del sole

 
 
Guardando quell’angolo di paradiso,
affidai i miei pensieri ad un raggio di sole
che accarezzava col suo calore dorato
i germogli freschi del pino.
Gli aghi sfoggiavano un argenteo
colore alla sua luce .
Un passerotto sul ramo salutava
la sua compagna stirando l’ala .
Le margherite sul prato a mò di velo da sposa
riflettevano il loro candore.
I ragazzi allegri parlavano d’amore e di futuro,
mentre uno scoiattolo
rotolava su di una pigna .
La sera ormai vicina salutava quell’ angolo
di paradiso con le sue mani ombrose,
mentre il raggio di sole ancor frugando
nei miei pensieri lentamente svaniva
accendendo il suo spicchio di luna.

aria fresca

[audio:http://www.elvioangeletti.it/wp-content/uploads/2011/04/Canon-in-G-minor.mp3|titles=Musica]


Dall’alto del monte lo smeraldo del
mare  cullava le vele colorate di rosso.
Germogli freschi e selvatici tremavano
al primo soffio di vento .
Il sole d’aprile spingeva  i suoi raggi
a scaldare chi camminava nel sentiero  ghiaioso.
Di tanto intanto rumore di motori accesi
turbava la pace di quel silenzio fatato.
Gli alberi sembravano giocare tra di loro
nascondendo l’amore di due giovani ragazzi
in cerca di un sorso d’aria pura.
La freschezza  accarezzava i loro abbracci
mentre scendevano a valle ammirando
il mare tenendosi per mano.
 

gocce di sole

 

 

Gocce di rugiada sopra foglie d’oleandro ,
come diamanti dai mille colori ,
colpite da gocce di sole al
vibrare del primo soffio di vento.
Una campanella bianca sul ciglio
del sentiero mi saluta allegra,
anche lei raggiante di rugiada
e sorridente, strizzando l’occhio
alla prima stilla di sole.
I pensieri allegri e spumeggianti della
primavera scivolano , fermandosi,
aspettando il colore del sole,
giocando come bimbi a nascondino,
cadendo di foglia in foglia
per essere sorpresi come gocce
di rugiada al primo raggio di sole.

ferma il tempo


Apri gli occhi, sorridi,
ti stiri un po’  e giù di corsa,
il tempo passa, corri per le scale,
sul marciapiede un ciao veloce
Il tempo passa,
un’ occhio alla chiave giusta poi
via per la strada piena di traffico.
Corri, sempre hai paura di non fare in tempo,
corri sempre di più,
ogni tanto pensi a chi ancora giocava sul suo lettino,
pensi a quel bimbetto che dormiva col sorriso dell’innocenza.
Passa il tempo ,
è già sera, corri ,
non vedi l’ora di esser già a casa
non vedi l’ora di chiuder quel portone e in un abbraccio
trovare quel sorriso innocente che avevi lasciato sul lettino.
Vorresti che il tempo… si fermasse lì.

rosso come amore

 
Dopo, la neve e il gelo,
nel mio giardino sta germogliando un nuovo fiore.
Lo innaffierò, lo coccolerò, lo curerò,
fino a farlo crescere.
Fino a che, possa sbocciare in
un bellissimo fiore rosso.
Il colore rosso dell’amore.