(Ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi
mentre si cammina verso un punto che non vedi.)
M. Masini
Il mare
Basta guardare un gabbiano
scalfire l’acqua e risalire,
poi… disegnare un volo
fino a scomparire,
e pensare ad un bambino
alla deriva senza pianto.
Il mare, tavola azzurra
piena di cristalli e danze d’onde,
immagini che forano l’anima,
alghe colorate dal tempo
e dalle intemperie,
dove raccogliere conchiglie
nascoste tra le barche ferme.
Sogno il mare da poterci
navigare, senza trovare tra le pieghe
stracci intrisi da sangue umano
e zattere di carne bruciata,
ma, al rientro, una venere di sabbia
scolpita dalle onde.
Ci vorrebbe un mare
per non affondare e da osservare
dove l’abisso non abbia colore,
dove il sale, rinvigorisca
la mia sete e con una carezza
sull’onda si lasci cullare.
Elvio Angeletti