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Abbraccio il mio silenzio
mordendomi  le labbra
per ammutolire
un dolore  prepotente
pungente
allo stomaco.
Il gioire insieme
ed  insieme amare
e godere osservando
un volo d’aquila
che ci portò al nido
è parte del passato.
Ancora
questo silenzio
che si annoda alla gola
togliendomi il pensiero
di un nulla.
Dolce è il mattino
al nascere del sole
che poco a poco
mescola il desiderio
più tenue e forte
libero di volare
oltre le nuvole
ed io perso per una carezza
e rassicurato dal tuo sorriso.
Eppure mordo
queste labbra
osservando le rughe
che da tempo
ricamano le mie mani
ascoltando le note di un silenzio
che mi abbraccia forte
e…forte mi adagio
per una carezza
sul palmo della tua mano.

elvio angeletti  

08-03-2014