[audio:http://www.elvioangeletti.it/wp-content/uploads/2011/08/01-chwile.mp3|titles=01 – chwile]

 

L’altoparlante con gli annunci
della pubblicità giornaliera .
Grida di bambini gioiosi
echeggiano sotto gli ombrelloni.
Le chiacchere delle comari sempre in
prima fila a controllare l’ultimo arrivato
scivolando fra le dita il filo del ricamo.
C’è chi costruisce un castello di sabbia
mettendo dentro il tempo ormai passato
ed aspettar l’onda che cancella.
Alzare gli occhi verso il cielo ,
sognando di volare oltre quell’aquilone tenuto dalla mano di
un bambino e immaginare di vedere da lassù il futuro.
Il sole sempre alto cerca di aprirti il cuore,
schizzi d’acqua salata ti accarezzano le gambe.
Una giornata al mare, bella,
per dimenticare il giorno dopo ancor prima di partire.
Sotto i piedi sabbia calda,
un castello portato via dall’acqua, un aquilone senza più il suo volo,
ombrelloni chiusi, le comari a fare il reso conto col
bagnino ed un bimbo che ti chiede:   domani ritorniamo ?
L’ultimo sguardo alla rotonda,
 candida, lì…  sul mare,
illumuinata nella notte nuova ,
ctra lo sciobordio delle onde ,
ci fa sognare.
Seduti poi sul muretto all’ora del passeggio
ed assaporar un cono di gelato,
rispondi a malincuore al quel bambino,
domani non torniamo,
avrò sabbia nei miei occhi !!!
ritorneremo !!!!!